Teatro

Il panorama italiano del Napoli Teatro Festival

Il panorama italiano del Napoli Teatro Festival

Ventitrè spettacoli in una sezione tutta dedicata al teatro italiano, con artisti affermati e proposte originaliche si ispirano alla letteratura o all'intreccio con altre forme artistiche.

Il connubio tra parola agita e parola letteraria e, più in generale, l'idea del dialogo tra forme artistiche, delinea l'intera Sezione. La Sezione Italiana del Napoli Teatro Festival Italia offre 23 proposte. Si parte con due spettacoli ispirati al mondo letterario: Alfonso Santagata e le ombre dei personaggi di Dostoevskij ne I Malvagi e l'istrionica Licia Maglietta negli Amati enigmi di Clotilde Marghieri.

La letteratura diventa teatro

Un teatro di parola che rilegge testi letterari è il fil rouge di diversi spettacoli. Enzo Moscato dà corpo a un progetto che medita dal 1994: con 21 attori porta sulla scena la "scrittura traduttoria" dell'antologia dello Spoon River di Edgar Lee Master, in Raccogliere & Bruciare. L'armata dei sonnambuli del collettivo di scrittori Wu Ming vive in un progetto di Andrea de Goysueta con la drammaturgia di Linda Dalisi. Le 'fere' di Stefano D'Arrigo rilette da Rosalba Di Girolamo ispirano Acqua: viaggio nell'Horcynus Orca mentre Luca Zingaretti rilegge Tommasi di Lampedusa, a Salerno, con La sirena dal racconto Lighea.

Riletture teatrali

Shakespeare è il protagonista in due spettacoli: Luciano Santarelli  con Quel gran pezzo di Desdemona - tragedia sexy all'italiana, trasporta Otello nella Milano anni '70, e Bruno Leone lo fa raccontare a Pulcinella nell'unico spettacolo di burattini della sezione. A Euripide si rifà lo spettacolo Troiane, Variazione con barca di Lina Prosa, Antonio Capuano propone Le Serve di Jean Genet, mentre Luca Barbareschi interpreta e dirige Il Penitente l'ultimo testo di Mamet. Con La Molière la storia teatrale di Armande Bejàr viene riletta da Giuseppe Sollazzo.

Arti che si intrecciano

In quattro spettacoli musica e parole viaggiano insieme. Il Concerto per Amleto di Fabrizio Gifuni, al Teatro San Carlo, omaggia il principe di Danimarca con l'affresco sonoro di Sostakovic. Una personalità come quella di Rocco Papaleo  crea un viaggio nella musica italiana in Forse non sarà domani... Vita e canzoni di Luigi Tenco.  Sara Bertelà propone lo spettacolo Anime Scalze. Maram Al Masri tra parole e musica, dedicato alla poetessa siriana. Altro omaggio anche musicale alla parola poetica è Parracuttia da Ignazio Buttitta nel ventesimo anniversario della morte di Giovanni Moschella e Marina Sorrenti.

Teatro ispirato dall'arte

Anche pittura e pittori ispirano il teatro. Le azioni drammaturgiche di Frame di Alessandro Serra reinterpretano Edward Hopper, pittore del XX secolo.  In Vincent van Gogh. L'odore assordante del bianco Alessandro Preziosi racconta l'artista, diretto da Alessandro Maggi, su testo di Massini. Legge invece l'arte, in chiave ironica, lo spettacolo L'artista incompresa Piéce teatrale di avant-garde comique con Antonella Stefanucci.

...ed altri percorsi

La famiglia viene riletta da Cristina Comencini  in Tempi Nuovi, con Iaia Forte e Ennio Fantastichini. Roberto Andò dirige Sergio Rubini e Fausto Russo Alesi nello spettacolo In attesa di giudizio Natura morta per la giustizia. La fluida parola di Ascanio Celestini con il suo catalogo di personaggi e la sua ironia rivivono in Che fine hanno fatto gli Indiani Pueblo? storia provvisoria di un giorno di pioggia. ll festival poi sbarca a Benevento con Laura Curino e la sua affabile misura del racconto con la storia dei Santi Sociali dell'Ottocento in Santa Impresa.

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